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Infortuni nel Tennis

 In Rubrica

Quali sono i meccanismi che possono portare a lesioni muscolari?

Analizzando i movimenti compiuti da un giocatore di tennis è possibile capire quali sono le cause degli infortuni più diffusi.
Quando un giocatore colpisce la pallina con un dritto o con un rovescio, generalmente in posizione “aperta”, le sollecitazioni maggiori si verificano sulla zona del gluteo posteriore, della coscia e del polpaccio durante il colpo. Subito dopo il contatto con la palla il carico si sposta sul piede opposto. Quindi in questo tipo di colpo il giocatore è più incline a sviluppare un infortunio sulla coscia o sulla zona inguinale. Mentre subito dopo aver colpito la palla, il giocatore può essere soggetto ad infortuni alla caviglia per cercare di ritrovare l’equilibrio.

Quando si esegue il servizio invece, i più soggetti a lesioni sono il tendine d’Achille e il polpaccio. Questo perché si ha un repentino passaggio dal lancio della palla, al contatto della palla fino all’atterraggio sulla gamba posteriore. Il muscolo gastrocnemio che è suscettibile alle rapide contrazioni eccentriche che si verificano in questa situazione, può essere così notevolmente sollecitato.
Questa rapida contrazione si può verificare anche con alcuni colpi a rete.

Cosa fare per ridurre la possibilità di infortuni?

Il tennis è uno sport in cui spesso la tecnica di gioco permette di eseguire colpi diretti con la maggior parte del peso sulla gamba più lontana dalla rete, in una posizione aperta.
Questo sviluppa maggiore forza su una gamba rispetto all’altra.
I fattori predisponenti alle tensioni muscolari includono debolezza e squilibrio muscolare e la mancanza di flessibilità dei muscoli e dei legamenti associati.
Se ci sono deficit in qualsiasi punto della catena cinetica, ci sarà un aumento del carico di altre articolazioni e muscoli, il che porta ad un aumento del rischio di lesioni. In questo sport, i muscoli posteriori della coscia dovrebbero essere il 60% più forti dei muscoli anteriori della coscia.
Eseguire con dei professionisti del settore, un corretto potenziamento della muscolatura e dell’equilibrio può ridurre il rischio di lesioni.
Questa serie di movimenti ripetuti, nel giocatore assiduo può portare a fenomeni di tendiniti e tendinosi con la formazioni di calcificazioni, soprattutto in corrispondenza del tendine d’Achille. In questo caso è necessario ridurre la repentina pronazione che può creare un’azione degenerante tra tendine e peritenonio del polpaccio. Realizzando un plantare su misura personalizzato con un materiale flessibile che aiuta il piede a ridurre i carichi possiamo contrastare questo meccanismo.
Inoltre deve essere rivestito con materiali che attutiscono gli urti e deve avere un leggero rialzo sul calcagno che permette di prevenire l’eccessivo allungamento del tendine.

Distorsioni di caviglia:

Generalmente tra le cause delle distorsioni di caviglia c’è anche l’instabilità laterale e le problematiche che ne conseguono.
Le maggior parte delle distorsioni di caviglia avvengono in inversione (cioè verso l’esterno), e possono essere di varia gravità.
Le distorsioni che non necessitano l’immobilizzazione si possono trattare con ghiaccio, esercizi, compressione e riposo.
Le più gravi possono avere bisogno di terapie più complesse. Per ridurre l’eversione è possibile eseguire dei bendaggi per l’attività sportiva.

Fascite plantare:

Anche questo tipo di infortunio è frequente nel tennis.
Spesso inizia con dolore al calcagno all’inserzione della fascia ma si può irradiare anche alla fascia stessa. E’ più grave quando si fanno i primi passi ma migliora appena il muscolo si “scalda”. Il primo trattamento della fascite plantare dovrebbe includere ghiaccio, esercizi di stretching e propriocettivi (esempio pallina da tennis). Se il dolore persiste, consultare un professionista.

L’allenamento si è evoluto negli ultimi anni per aiutare a prevenire gli infortuni e migliorare il gioco. Prima di giocare, si dovrebbe eseguire esercizi dinamici per aiutare a riscaldare i muscoli. Dopo aver giocato, lo stretching statico e le posture, sono i fattori più importanti per il recupero e il mantenimento dell’elasticità dei muscoli. Giocatori professionisti come Roger Federer e Novak Djokovic spesso eseguono dai 30 ai 60 minuti di stretching o esercizi di yoga, dopo una partita o un lungo allenamento.
L’allenamento di forza è una parte vitale dell’addestramento di un giocatore di tennis non solo per aiutare a migliorare il suo gioco, ma anche per prevenire le lesioni.

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